CINTA POLIGONALE E PORTE

La città’ e’ protetta da una cerchia di mura poligonali esterna, lunga quasi quattro chilometri e interrotta, ogni tanto, da bastioni medioevali; ha la forma di un ellissoide con l’asse longitudinale che va da mezzogiorno a settentrione. Lungo la cerchia esterna si aprono ancora varie porte di cui quattro sono le principali:

PORTA S. FRANCESCO
Posta ad occidente doveva, in origine, essere piu’ bassa e piu’ stretta ed avere come architrave un grosso monolite. Essa immette in una specie di corridoio rivestito da grandi massi poligonali dapprima levigati, poi grezzi che si conservano ancora. Il corridoio terminava, una volta, con una controporta di cui si vedono ancora i grandi pilastri. Appare oggi esternamente modellata da un ottocntesco arco bugnato costruito su disegno dell’architetto Jacopo Sublejras.

PORTA S. PIETRO
Doveva, in origine, essere identica a porta S. Francesco. Qui sono ancora osservabili oltre alle imponenti muraglie laterali, che la fiancheggiano, due rozzi bassorilievi scolpiti direttamente sui massi, l’uno sulla spalla sinistra, l’altro sulla spalla destra rappresentanti Priapo.

PORTA S. BENEDETTO
Pochi grandiosi macigni saldamente combinati tra loro formano questa magnifica Porta ubicata all’estremo Ovest della città’. Essa e’ la piu’ integra dell’intero circuito esterno delle mura ed e’ l’unica a conservare l’originario architrave monolitico.

PORTA S. NICOLA
La sua alta mole che interrompe di un tratto il modulato gioco delle mura pelasgiche, e’ rivestita esternamente dal tipico motivo ornamentale a bugne, anch’esso realizzato su progetto dell’architetto Subleyras verso la fine del Settecento.

PORTA PORTATI
Di grigia pietra calcarea essa riparte con il suo diruto torrione sovrastante, tipico dell’assetto strategico medioevale. Se da una parte il complesso presenta antichi caratteri ciclopici, di contro al di sopra delle mura pelasgiche, la parola e’ tutta medioevale specialmente nel triplice coronamento ad arco.