Riprendiamoci il cielo notturno:
Stellato e Pulito!

di Paolo CANDY



Più veloce di quanto non si creda, stiamo perdendo qualcosa che ha un valore inestimabile, che ci accompagna per metà della nostra vita. Avvolge metà del nostro sguardo, calma lo spirito e ritempra la mente. Fornisce al nostro metabolismo il senso del tempo e della direzione, aprendo il confine tra realtà apparente percepita ed attuale.
Stiamo perdendo il cielo stellato della notte.
Nell'arco di appena tre generazioni molti di noi hanno perso questa continuità con la natura, attraverso il cielo stellato, che ci hanno saputo garantire i nostri avi: una eredità tanto rara quanto lo sono tutte le specie in via di estinsione sulla nostra astronave Terra! Proprio adesso che l'umanità si sta dischiudendo all'universo, pronta per il più grande di tutti i viaggi d' esplorazione, noi ci stiamo deliberatamente chiudendo la vista di questa nostra ultima destinazione: le stelle!
Con il nostro spropositato uso della luce, noi potremmo "accendere" una nuova "età oscura" per le future generazioni, un'età in cui il senso di noi stessi, inseriti nel contesto cosmico sia perso per sempre.
Ma cos'è l'inquinamento della luce? L'inquinamento luminoso del cielo "light pollution" o luce che nasconde? E' l'oscuramento del cielo dovuto alle luci artificiali, soprattutto delle città.
Spesso le nostre sorgenti di luce sono costruite senza pensare "al cielo", e senza pensare all'ambiente circostante, abbagliando in alcuni casi i guidatori o i pedoni stessi, mettendoli in una condizione di minor acutezza visiva istantanea (provate a vedere cosa c'è al di là di una lampada rivolta verso i vostri occhi al buio!), non è certo con l'aumento della potenza che noi speriamo di vedere di più!
Per non parlare poi delle luci per i campi sportivi o utilizzate per illuminare intere vaste superfici: inondano una luce brillantissima in tutte le direzioni, visibile anche da diversi chilometrie da chi non dovrebbe o vorrebbe essere illuminato (il cielo, condomini, conducenti).
Tutto questo spreco di luce comporta l'inquinamento luminoso del cielo, una situazione spesso di insicurezza ed un ulteriore spreco di denaro (spesso pubblico).
Posizionando in modo adeguato le lampade, munendole della giusta schermatura al fine di creare un fascio luminoso direzionato, adeguato alle esigenze, e allestendo ove possibile le lampade al sodio a bassa pressione (quelle giallo-oro con altissima efficinenza e basso consumo), si possono trasformare intere città come Tucson (USA), risparmiando molti soldi, aumentando la sicurezza ed inquinando minimamente il cielo!
Tuttavia rimangono alcune perplessità: le insegne luminose private sproporzionate, a volte posizionate in alto nel bel mezzo dei boschi (la natura vive i suoi bioritmi anche di notte!), visibili a chilometri di distanza, e l'uso sproporzionato di fasci laser diretti a caso nell'etere, che hanno fatto già gridare "all'Ufo" interi paesi, non sono un'esempio di poca attenzione alla natura, al cielo, all'uomo in quanto libero di rispettare i suoi simili? Oggi esistono tv, radio, giornali, numeri verdi telefonici, agenzie di pubblicità, telefonini etc., per lanciare al cliente i messaggi commerciali o che si voglia; perchè calpestare la natura ed il cielo che abbiamo, a fini personalistici?
Il cielo è un patrimonio di tutti, per l'industria turistica, per gli studiosi, per i cittadini e per le future generazioni che hanno il diritto di goderne.


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9/06/96, HTML author: Gianni Fardelli, e-mail: giafar@officine.it