La prevenzione comincia a tavola

Quali che siano i meccanismi che di regola impediscono alla cellula di proliferare (come sarebbe la sua tendenza), possiamo dire con certezza che essi dipendono dalla nutrizione: tutto quanto il corpo sintetizza e utilizza e’ , in ultima analisi, costituito dalle sostanze che abbiamo mangiato e bevuto.
E allora, dove rintracciare le cause per cui, le cellule diventano maligne? La risposta a questo punto e’ abbastanza evidente. Se tra gli alimenti necessari per far intervenire i meccanismi di soppressione ne manca uno o piu’ di uno, e’ ovvio che questi meccanismi non potranno funzionare come dovrebbero. I freni allora si allentano. Per cui sara’ proprio I'assenza di un fattore o la carenza di uno o piu’ principi attivi naturali la causa che dara’ il via alla proliferazione cellulare; insomma, le carenze nutrizionali potrebbero svolgere un ruolo fondamentale nell'insorgenza del cancro.
Il cancro e’ una delle piu’ terribili malattie croniche e costituisce anche un eccellente esempio di come può funzionare in modo efficace la prevenzione protratta nel tempo. Naturalmente molti sono ancora i misteri che devono essere spiegati riguardo al cancro e alla strategia migliore per curarlo. Cio’ nonostante, oggi si sa abbastanza sulle sue cause, la sua diffusione e la sua prevenzione per cui siamo in grado di ottenere significative progressi nel tentativo di arginare il male.
Gli agenti che scatenano la malattia cancro sono i cosiddetti cancerogeni, ma non c'e’ fuoco che possa bruciare senza combustibile.
Ci sono quindi altre sostanze chimiche e perfino alimenti che favoriscono l'insorgere e il progredire del cancro e questi agenti vengono indicati come promotori tumorali. Basta l’esposizione anche a un solo cancerogeno per accendere la miccia del cancro, ma per determinarne la diffusione occorrono molte e ripetute esposizioni agli agenti promotori. Naturalmente tutto questo vale soltanto in linea generale. Ci sono anche forme di cancro che non seguono lo schema base nella loro insorgenza, ma molti specialisti sono convinti che per arrivare al cancro occorra una dose di cancerogeni seguita da ripetute esposizioni ad agenti promotori per un certo arco di tempo.
La prevenzione quindi si intraprende evitando, se possibile, gli agenti riconosciuti del cancro. Quindi conviene stare lontani da sostanze cancerogene ormai ben note: tabacco, catrami, amianto, molti pesticidi e agenti analoghi. Poi occorre ridurre il piu’ possibile i promotori, come per esempio i grassi nell’alimentazione. Il secondo passo nella prevenzione del cancro consiste nell’introdurre nell'organismo principi attivi naturali in grado di contrastare la proliferazione maligna finché c'e’ ancora tempo. Si tratta di vitamine e minerali, alcuni dei quali sono riconosciuti agenti anticancro. e’ il caso della vitamina A e del selenio.

Alimenti promotori

Alimenti protettivi

Il rischio dei grassi
Nessuno puo’ sostenere che il cancro insorge quando non si mangiano abbastanza broccoli, arance o vitamina E. Sembra piuttosto che questi alimenti e queste vitamine contribuiscano a tener lontano il cancro, che stenterà ad attecchire.
Ma cos'hanno di speciale le carote e il pesce, o i salumi affumicati e il burro, per contrastare o favorire il cancro?
Senza dubbio molti rimarranno sorpresi vedendo che i wurstel figurano tra i possibili agenti promotori del cancro. Sta di fatto che c'e’ un rischio indiscutibile nei regimi della dieta occidentale: i troppi grassi. I würstel come la pancetta affumicata e le salsicce come la maggior parte delle carni in scatola sono molto ricchi di grassi. E questi non fanno soltanto ingrassare. Studi statistici dimostrano che una dieta ricca di grassi favorisce l'insorgere del cancro sia della mammella sia dell'intestino.
Questo non perché i grassi agiscano da agenti irritanti, ma perché quando ne mangiamo troppi produciamo abbondanti quantita’ di acidi biliari, necessari per digerirli.Quando poi questi acidi raggiungono l'intestino, parte di essi si scompongono in composti chimici pericolosi. In effetti, nei paesi in cui si fa un forte consumo di grassi si registrano elevate percentuali di cancro dell'intestino, mentre dove il consumo di grassi e’ scarso la percentuale risulta decisamente piu’ bassa.
Stranamente però, i finlandesi, che pure sono grandi mangiatori di grassi, non presentano la forte incidenza di cancro dell'intestino che ci si potrebbe aspettare: probabilmente perché sono anche buoni consumatori di fibre sotto forma di pane integrale. La massa fibrosa diluisce gli acidi biliari e gli altri composti pericolosi presenti nell'intestino.
Nei caso del cancro della mammella, invece, i grassi sembrano promuovere la secrezione della prolattina e degli estrogeni specialmente di quelli presenti nelle mammelle. Cosi’ le donne dei paesi occidentali industrializzati presentano un tasso di cancro della mammella molto più alto di quello degli altri paesi e una concentrazione molto piu’ elevata di estrogeni nelle mammelle, specialmente in eta’ avanzata.

E’ evidente, a questo punto, che risulta importantissimo controllare il consumo dei grassi ed e’ questa la ragione per cui sono stati inseriti nell'elenco degli alimenti promotori burro, panna, panna acida e formaggi cremosi. Sia chiaro che i grassi in se stessi non sono tossici, ma diventano dannosi soltanto quando la quantità complessiva nella dieta supera il limite di sicurezza. Un po' di burro o di panna non farà male a nessuno, ma farà male una colazione comprendente uova fritte nel burro, pancetta affumicata e caffè con panna, specialmente se questa colazione viene ripetuta per anni. lnfine va detto che il bevitore, quando e’ anche un fumatore accanito, presenta un'alta incidenza di cancro della bocca e della gola. Sia ben chiaro che non si sta dicendo che esiste una protezione assoluta contro il cancro, ma se si elimina dalla dieta il maggior numero possibile di agenti promotori del cancro, ci si pone sulla strada giusta per attuare un serio tentativo di prevenire i tumori. Tra gli ortaggi particolarmente ricchi di precursori della vitamina A meritano un giusto risalto le carote, mentre i maggiori dispensatori di vitamina C sono gli agrumi. Quando si e’ accennato agli alimenti contenuti nell'elenco dei cibi promotori, c'era anche un'altra valida ragione per mettere in guardia contro salsicce e altri insaccati. Tutti, infatti, contengono nitriti o nitrati, conservanti che nel tubo digerente si possono trasformare in altre sostanze chimiche chiamate nitrosamine, di cui e’ dimostrata I'azione cancerogena. Ebbene, sia la vitamina C sia la vitamina E (altro agente protettore naturale) riescono a impedire efficacemente la trasformazione di questi nitrati nelle pericolose nitrosamine. I semi di girasole e il germe di grano figurano tra gli alimenti protettivi appunto per il loro ricco contenuto in vitamina E. Salvi con il selenio Per quanto riguarda gli alimenti che completano l’elenco dei fattori protettori va detto che cereali integrali, carne di pesce e fegato sono tutti quanti ricchi di selenio. Questo elemento proteggerebbe dal cancro in almeno sette modi. La maggior parte delle diete sono molto povere di selenio e aumentarne la quantità assunta potrebbe ridurre in modo significativo l'incidenza del cancro della mammella e di altri tumori. Tuttavia, il cancro non e’ una malattia che insorga a causa della carenza di selenio. Se un individuo pero’ ha piu’ rischi di ammalarne il selenio, invece, serve. Insomma, il selenio, funziona come una specie di polizza d'assicurazione. Come fonti alimentari di selenio vanno raccomandati pesce, fegato, cereali integrali. Qualcuno consiglia anche di integrare la dieta giornaliera con una dose aggiuntiva di 400 microgrammi di selenio. La maggior parte degli studiosi ritiene però che la protezione anticancro dovrebbe avvenire per mezzo di una buona dieta e il ricorso alle integrazioni sarebbe da limitare al minimo, ricorrendovi soltanto per supplire a determinate carenze o in caso di comprovate necessità.


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