Incontri d'autore

SOFIA NICOLETTI

di Claudia Fantini

Vive tra l'America e l'Italia, tra New York e la Ciociaria. Li' abita la citta', qui la campagna. Li' lavora dipingendo pannelli per le grandi catene di negozi: da Bulgari a Spaghetti House; qui si dedica alla ristrutturazione della vecchia cascina che ha comprato insieme a una amica giornalista e al mantenimento dei suoi figli. Cosi' lei definisce i due cani, i venti gatti, gli svariati amici e gli alberi che la circondano.
Il suo nome e' Sofia Nicoletti. E' pittrice.
Laureata con lode all'Accademia di Belle Arti di Frosinone prima e al DAMS di Bologna poi, fa la sua prima mostra nel 1979 ed e' una mostra di lettere d'amore. L'ultima, in Italia, e' del 1995 ed e' una mostra di icone, alla cui realizzazione si dedica con passione atavica, visto che sua madre e' li' che e' nata, in Russia.
Lei no, e' nata qui e si allontana la prima volta dal Lazio all'eta' di sei anni, con un treno che la porta da Roccasecca a Leningrado. Torna da quel viaggio con un'anima russa, con una visione delle cose che aveva solo intuito nella mamma, e il suo stesso nome, Sofia, le appare ora come un destino.
Subito dopo parte con i suoi per l'America, dove trascorre l'adolescenza. Quando rientra in Italia e' ancora giovanissima, ma non riuscira' piu' a sentirla come sua unica patria. Da allora passera' il tempo a provare nostalgia per il luogo che in quel momento le e' piu' lontano.
E a studiare la filosofia e la religiosita' russa: Pavel Florenskij e' l'autore che piu' influenza il suo modo di rapportarsi al mondo dell'arte.