Sperimentazione Classe 2.0 I media per un apprendimento motivato significativo e creativo La domanda e il contesto I nostri alunni fanno parte di una generazione che ha scritto le sue prime parole indifferentemente con un pennarello o con una tastiera, che dà per scontati l'accesso immediato a qualsiasi informazione e a qualsiasi persona, che è abituata a cercare (e trovare) in rete le risorse occorrenti, che pratica il peer to peer, lo scambio fra pari, e agisce in modalità multitasking: chatta con MSN mentre scarica musica con e-mule e guarda un filmato su YouTube, nelle orecchie le cuffie del lettore MP3; Il problema del sovraccarico cognitivo è risolto attraverso il continuo passaggio da un media a un altro, tramite uno “zapping” consapevole tra le differenti fonti di apprendimento e di comunicazione. Fino a qualche tempo fa, le sorgenti dei saperi che potevano incidere sullo sviluppo di nuove conoscenze nel discente erano circoscritte al docente e alla manualistica disciplinare, alle quali si aggiungevano i canali informativi mediali, quali radio e televisione, comunque collocabili fra le cosiddette “fonti garantite” in quanto a correttezza e affidabilità. L’avvento del Web 2.0 ha però rivoluzionato questo schema e oggi, per lo studente, esistono molti più canali per acquisire (in modo diretto o indiretto) informazioni su argomenti disciplinari. Resta però il fatto che, senza un controllo e un supporto adulto, il processo di trasformazione di tali informazioni in conoscenza personale finisce quasi sempre col basarsi su un “fai-da-te” privo di metodo. Gli “immigrati digitali” sono maggiormente orientati a descrivere gli scenari, a ricercare un quadro teorico prima di passare alla “pratica”, al contrario i “digital native” sono molto più orientati ad un approccio pragmatico, alla condivisione delle esperienze, all’imparare facendo. Alle narrazioni distese, ai lunghi racconti del cinema e del romanzo, sostituiscono le micronarrazioni dei nuovi formati: sms, blog, mail, sono supporti che non amano la prolissità. La comunicazione si contrae, il pensiero diventa breve; salgono alla ribalta la poetica del frammento, la scrittura minimalista. Apprendono per esperienza e per approssimazioni successive. Non è detto che sia un dato positivo ma è un fatto. Imparano dagli errori e attraverso l’esplorazione, piuttosto che mediante un approccio storico o logico sistematico. Inoltre la condivisione con i pari, la cooperazione, l’utilizzo di differenti approcci al problema dato e di molteplici codici e piani di interpretazione per risolverlo li differenziano radicalmente rispetto a noi: i digital native piuttosto che essere lettori o spettatori sono attori e autori dell’apprendimento. Tutto ciò fa sì che vi sia sempre una difficoltà quando gli “immigranti” sono chiamati a ideare e sviluppare percorsi formativi e didattici per i “nativi”, un aspetto del cosiddetto “digital disconnect” quanto mai evidente nel rapporto fra insegnanti e studenti. Per noi nativi Gutenberg, il blog o la posta elettronica sono strumenti, per loro sono una parte integrante della loro vita e delle loro relazioni sociali. Il modo in cui vedono e costruiscono il mondo è differente. Il progetto La scuola non può trascurare i profondi mutamenti che la diffusione delle tecnologie di rete sta producendo al modo di interrelarsi fra le persone e deve assumere un ruolo strategico nell’educare le nuove generazioni, sia nel proporre le tecnologie della comunicazione come strumento in grado di potenziare lo studio e i processi di apprendimento individuali, sia ad usarle in modo eticamente corretto e consapevole. Non si tratta soltanto di introdurre “nuove tecnologie”, ma costruire setting che ripensino, non l’arredo tecnologico, ma l’“ambiente scuola”, quello dell’organizzazione degli spazi e dei tempi dell’apprendimento, quello degli obiettivi formativi e, soprattutto quello che riguarda il ruolo dei docenti. Gli insegnanti devono considerare la “sapienza digitale” che gli adolescenti dimostrano quando apprendono in modo auto-diretto, guidati dall’interesse, con modalità peer-teaching e peer-feedback , soprattutto se raffrontata alle “mancanze” (di interesse, di metodo e via dicendo) rilevate nell’ambito della formazione istituzionale e nello stesso tempo essere consapevoli che i nati nell’era digitale fanno un uso della tecnologia, in cui sono immersi, spesso molto tradizionale e decisamente orientato alla fruizione più che alla produzione di contenuti. Lo stile educativo dovrà essere democratico e non impositivo, di partecipazione e di scambio generazionale, di gioiosa collaborazione con i compagni e con i docenti stessi poiché, nel campo dei media, gli insegnanti hanno molto da imparare dai loro alunni quanto a conoscenze quotidiane e abilità pratiche, ma molto da dare in termini di metodo, di saggezza ed esperienza di vita, di quadri culturali ed etici indispensabili per ben ‘navigare’ nell’oceano dei media. L’alunno si sentirà motivato a svolgere abitualmente attività di encoding e decoding, che gli permetteranno di decostruire (e costruire) la ‘rappresentazione’ veicolata dai media e potrà comportarsi come soggetto informato e critico. La classe La classe I sez. D, coinvolta nella sperimentazione, è formata da 27 alunni (14/13 il rapporto tra maschi e femmine), quasi tutti provenienti da Cassino centro. I test d’ingresso, la lettura delle schede di valutazione della scuola elementare, i colloqui con le maestre, hanno evidenziato una preparazione generalmente positiva per quanto riguarda la lettura, la comprensione del testo e il possesso delle tecniche di calcolo; per quanto riguarda la comunicazione orale e la capacità di risoluzione dei problemi, si riscontra difficoltà in almeno la metà della classe, che fatica ad esporre il proprio pensiero, non è abituata ad affrontare problemi, anche semplici, su basi logiche, procede piuttosto per tentativi. La maggior parte degli allievi segue le lezioni con interesse, svolge le attività proposte e si mostra desiderosa di accrescere il proprio livello culturale. L’ambiente socio-ambientale di provenienza, medio-alto, si presenta omogeneo anche in termini di contributi all’attività didattico-educativa, infatti i genitori sono attenti e in grado di affiancare efficacemente l’azione della scuola. Finalità generali Si considerano essenziali i traguardi per lo sviluppo di competenze al termine della scuola secondaria di primo grado definiti nelle “Nuove indicazioni per il curricolo”, e lo sviluppo della capacità di lavorare in gruppo, di reperire informazioni, di adattamento alle innovazioni, di comunicazione interculturale, di riflessione sui propri processi di apprendimento. Le finalità, più propriamente tecnologiche e legate al progetto, sono le seguenti: · Indurre negli studenti familiarità e pratica con le nuove tecnologie, intese come strumenti che servono a creare una nuova forma di sapere e una nuova organizzazione delle conoscenze. · Far acquisire agli alunni una “forma mentis” tecnologica, orientata alla consapevolezza delle proprie capacità e modalità di apprendimento. · Renderli consapevoli che le tecnologie possono diventare un ausilio per costruire le proprie conoscenze in modo autonomo e personale Scansione temporale - Anno scolastico 2009/2010 Avvio della sperimentazione con introduzione graduale delle tecnologie e dell’uso delle risorse di rete; si ritiene particolarmente importante l'aspetto che riguarda la ricerca in Internet, che rimane uno dei nodi più problematici, a causa dell’accettazione acritica nei confronti delle informazioni reperite in internet da parte dei ragazzi . Azioni compiute , in atto e da compiere · Questionario di ingresso sul possesso e l’uso delle TIC da parte degli alunni · Assemblee di classe per presentare la sperimentazione ai genitori · Supporto ai docenti, “meno digitali”, del Consiglio di classe da parte dei docenti che hanno maggiore pratica con le TIC · Uso della posta elettronica per scambi di informazioni e file-lezioni (docenti –alunni, alunni-alunni e docenti docenti) · Flessibilità oraria (scambi di ore tra gli insegnanti del Consiglio di classe, compatibilmente con la struttura complessiva dell’orario) Obiettivi trasversali · come avviare una ricerca in internet utilizzando parole chiave opportune; · comprendere i contenuti reperiti in rete avvalendosi della collaborazione dei compagni; · collaborare con i compagni, imparando ad ascoltare ed a condividere le idee; · sviluppare la capacità di progettare e realizzare un prodotto finale condiviso; · sintetizzare le informazioni trovate in un breve e semplice testo; · integrare tra loro le informazioni ricavate dalle diverse fonti; · utilizzare le tecnologie per presentare un argomento; |
Traguardi di competenze e ruolo della tecnologia
Discipline |
Traguardi di competenza al termine del triennio |
Ruolo della tecnologia |
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Attività specifiche I anno |
Attività comuni I anno |
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Italiano Storia Geografia |
Selezionare informazioni, individuare messaggi impliciti ed espliciti, esporre pensieri ed esperienze, produrre testi coerenti
Tematizzare e inquadrare gli eventi storici nel tempo e nello spazio, individuare analogie e differenze, ragioni storiche e relazioni di causa-effetto
Riconoscere un territorio nelle sue componenti fisiche e umane, individuare i fattori che condizionano la configurazione economica, politica e sociale degli Stati
Conoscere la Costituzione, documento fondamentale della nostra democrazia e “mappa di valori” essenziale per eserci-tare il diritto di cittadinanza attiva |
Scrittura creativa e collaborativa Esercizi multimediali Registrazione/ videoregistrazione delle attività Uso di Google Earth e Google maps Uso delle risorse del software Notebook
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Uso della LIM
Sviluppo abilità di studio con Cmap tools, sito web dedicato
Ricerche di materiali e documenti in rete e loro utilizzo
Uso della posta elettronica
Utilizzo di Power Point o Photostory come mezzo di documentazione delle attività svolte
Documentazione di attività sul sito della scuola www.smdibiasio.it
Uso di risorse comunicative di rete per favorire l’interazione con compagni ed insegnanti, per scopi di confronto, riflessione e condivisione di conoscenze sviluppo di una pratica didattica basata su attività di tipo collaborativo o cooperativo: mailing list e gruppo di discussione Home page del gruppo: http://groups.google.it/group/classe2-0-di-biasio
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Inglese |
Conoscere l’uso delle strutture e funzioni di base della lingua, mediante sviluppo di abilità ricettive, produttive, interattive in reali e significativi contesti comunicativi
interagire con persone francofone, scambiare informazioni su argomenti familiari e comuni, esprimere bisogni immediati, aspetti del proprio ambiente, esperienze, avvenimenti |
Autobiografia con strumenti multimediali (Portfolio) Sperimentazione del CLIL per lo studio della lingua straniera Materiali prelevati dalla rete Internet Esercizi di pratica della lingua in ambiente multimediale Creazione di pagine web interattive Blog di classe: http://fedant-lanostraclasse20.blogspot.com/ |
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Francese |
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Matematica Scienze Tecnologia |
Riconoscere e applicare concetti e regole in situazioni di studio e di vita, risolvere problemi con tecniche di calcolo specifico
Osservare fatti, fenomeni e proprietà per acquisire una visione della natura e dell’ambiente umano fondata su rigore critico e coerenza Comprendere la moderna realtà tecnica e tecnologica, analizzare il rapporto di interdipendenza tra uomo, produttore- consumatore, e ambiente |
Uso di strumenti di calcolo e di software specifici, come strumenti mediatori nella progettazione e realizzazione di ambienti di apprendimento, efficaci per lo sviluppo di conoscenze articolate in campo matematico e tecnologico (Foglio di calcolo, Geogebra, Google maps, Google SketchUp) Uso delle risorse del software Notebook Giochi matematici on line Documentazione audio video di esperienze scientifiche Uso di simulazioni on line relative ad esperienze scientifiche |
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Arte e immagine |
Acquisire la capacità di osservare e leggere opere d’arte e beni culturali del territorio; usare le tecniche espressive della comunicazione visiva, corporea, gestuale e mimica |
Conoscenza e uso delle caratteristiche di base di semplici programmi di fotoritocco |
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Musica |
Ascoltare ed esprimersi mediante il linguaggio musicale, comprendere e analizzare brani desunti da repertori colti e non, rilevandone le caratteristiche stilistiche e strumentali
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Uso delle risorse del software Notebook Esercizi multimediali e on line Uso del programma Notepad per la scrittura musicale |
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Scienze motorie e sportive |
Educare il proprio corpo attraverso una corretta cultura motoria, sportiva e del tempo libero, costruire il proprio benessere psicofisico |
Uso delle risorse del software Notebook
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Religione |
conoscere espressioni, documenti e contenuti essenziali della religione cattolica; superare forme di intolleranza e fanatismo religioso |
Uso delle risorse del software Notebook
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Presentazione di Roberto Maragliano – Università Roma Tre Il progetto centra l’attenzione sul livello elevato di familiarità con le tecnologie digitali che è proprio delle nuove generazioni, e che risulta confermato dall’indagine compiuta sugli allievi della classe coinvolta nel progetto. Partendo da questa constatazione, che mette in luce i diversi quadri di conoscenza, esperienza, sensibilità propri di chi insegna e di chi apprende, si mira, con interventi specifici nelle diverse aree disciplinari, di far maturare nei giovani destinatari dell’iniziativa elementi di una mentalità e di una consapevolezza tecnologica che non sono attualmente garantiti dal possesso di abilità d’uso. Ciò consentirebbe per un verso di marcare la specificità e l’autonomia dell’azione scolastica e per un altro verso di stabilire una base di dialogo tra generazioni molto diverse quanto a cornici mentali ed esperienziali di riferimento. Il piano dei primi acquisti risulta caratterizzato da elementi di prudenza, coerentemente con l’idea di decidere man mano che emergano, dalla concreta esperienza quotidiana, indicazioni adeguatamente circoscritte e mirate. |