
      Dalla stampa locale
      Nella Giornata della Memoria la 'Di Biasio' ricorda Ondina Peteani
      
      
      In occasione della Giornata della Memoria, il 27 
      gennaio prossimo, la Scuola Media 'Di Biasio' ricorderà, nel corso di una 
      solenne cerimonia, Ondina Peteani, prima staffetta partigiana d'Italia. A 
      commemorare una delle piu significative figure storiche della lotta di 
      liberazione sarà il figlio Giovanni. Nata a Trieste il 26 aprile 1925, 
      Ondina Peteani, scomparsa nel 2003, aveva iniziato giovanissima l'attività 
      antifascista nel cantiere navale di Monfalcone. Catturata dai tedeschi 
      l'11 febbraio del 1944, venne prima rinchiusa nel comando delle SS di 
      Trieste e poi trasferita nel carcere del Coroneo. Alla fine di marzo dello 
      stesso anno fu deportata ad Auschwitz e successivamente trasferita prima 
      nel campo di Rawensbruck e poi in una fabbrica di produzione bellica 
      presso Berlino. Duranta la marcia forzata che doveva riportarla a 
      Rawensbruck, Ondina riuscì a fuggire e raggiungere, attraverso le 
      Cecoslovacchia, l'Ungheria e la Jugoslavia, Trieste il 12 luglio del 1945.
      
      (Cassino 7 - 22 gennaio 2005)
      Il Preside Verrecchia ha raccontato la lezione di 
      Primo Levi. Presente il figlio della sopravvissuta al campo di sterminio
      La Shoah nel ricordo di Ondina 
      Peteani
      Manifestazione alla scuola media "Di Biasio" per 
      non dimenticare Auschwitz
      di Francesca Messina 
      Celebrata 
      la “Giornata della Memoria" e 60° 
      anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz in ricordo 
      dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati 
      militari e politici italiani nei campi nazisti, ieri mattina 
      nell’auditorium della scuola media “G. Di Biasio” di Cassino. Il preside, 
      prof. Nicola Verrecchia, nel dare il saluto al 
      folto pubblico presente ha iniziato il suo discorso con questa 
      significativa frase: «”Non so cosa sia il sogno, ma dal 1944 so benissimo 
      cosa sia un incubo”, questo disse Ondina Peteani, al rientro da Auschwitz, 
      nella sua terra, tra la sua gente, nella sua casa, nella sua famiglia. A 
      distanza di 60 anni l’appello di Primo Levi a non dimenticare l’orrore del 
      XX secolo è più che mai categorico ed attuale - ha continuato il preside 
      Verrecchia - La scuola deve accogliere il monito 
      dei sopravvissuti dai lager nazisti, e radicare negli adolescenti, nei 
      giovani il rispetto della vita, il dialogo, la solidarietà, l’accoglienza 
      del diverso, il dogma della pace. Abbiamo voluto celebrare questa giornata 
      non solo per ricordare, ma soprattutto per costruire una nuova humanitas, 
      l’esperienza della Shoah appare lontana, sfumata; dimenticare aiuta a 
      vivere meglio, ma la Shoah non può essere dimenticata». La manifestazione 
      è stata organizzata dalla prof. ssa Palma Tiseo e presentata dal prof. 
      Renato Lombardi. Presenti il sindaco di Cassino, dott. Bruno Scittarelli 
      ed il prof. Giovanni D’Orefice. A ricordare la vita di sua madre Ondina 
      Peteani sopravvissuta ad Auschwitz è stato suo figlio, Giovanni Peteani. «Sessant’anni 
      sono dovuti passare affinchè universalmente, indistintamente, tutti si 
      inchinassero dinanzi al più immenso cimitero della storia: Auschwitz - ha 
      spiegato nel suo intervento Giovanni Peteani - Cassino e Trieste (città 
      dove risiede il Peteani), unite oggi in questo gemellaggio del ricordo, 
      città martiri, città simbolo della devastazione della guerra. Ondina 
      Peteani - ha aggiunto Giovanni Peteani - fu prima staffetta partigiana 
      d’Italia, nacque a Trieste il 26 aprile del 1925, nell’inverno del 43 si 
      unì ai gruppi partigiani sul Carso che avevano formato il 
      "Battaglione triestino". Dopo essere stata 
      arrestata due volte ed essere riuscita a fuggire, fu infine catturata da 
      una pattuglia tedesca l’11 febbraio del 1944 a Vermigliano e rinchiusa nel 
      comando delle SS di Piazza Oberdan a Theste, da dove poi venne trasferita 
      al carcere del Coroneo, e quindi deportata, a mezzo carro bestiame, ad 
      Auschwitz alla fine del marzo 44. Quando ne uscì il Lager l’aveva segnata 
      per sempre». Alle 12 si è osservato, tutti rigorosamente in piedi, un 
      minuto di silenzio. Il preside prof. Nicola Verrecchia ha donato una targa 
      ricordo della giornata a Giovanni Peteani, mentre il prof. Giovanni 
      D’Orefice in qualità di Segretario del Comitato 
      della Battaglia di Montecassino, ha donato a Peteani, un libro e la 
      medaglia del sessantennale coniata nella ricorrenza 
      del 60° Anniversario della distruzione di Cassino e Montecassino. Si è 
      data lettura del telegramma pervenuto a Gianni 
      Peteani da Willer Bordon. Molto vasto il programma 
      realizzato dai ragazzi di tutte le
      classi terze e due seconde della scuola media Di Biasio che sono 
      stati preparati in modo egregio dai loro professori. Gli studenti hanno 
      realizzato una mostra evidenziando: la vita di Ondina Peteani in fumetto, 
      valori e aspetti della Resistenza, l’Italia dall’Armistizio alla 
      liberazione, testimonianze dai lager, la risiera di San Sabba, Auschwitz, 
      campi di concentramento, Ferdinando Arpino, medico a S. Elia Fiume Rapido. 
      Nel corso della manifestazione sono state lette dagli studenti lettere 
      inviate dai partigiani ai loro familiari, recitate 
      poesie ed eseguiti canti. Ha 
      concluso la manifestazione la coreografia "La 
      guerra e la pace" che, con il volo 
      di una splendida colomba bianca, ha voluto inviare 
      un messaggio di pace nel mondo. Il preside 
      Verrecchia ha salutato i presenti dicendo: ‘La pellicola della storia è 
      stata spezzata dalla Shoah con questo incontro noi l’abbiamo ricucita”.
      
      ("La Provincia" - 28 gennaio 2005)
      La Giornata della Memoria alla Media "G. Di Biasio" 
      
      Presente il sindaco Scittarelli, la "Di Biasio" ha 
      celebrato la Giornata della Memoria con Gianni Peteani, venuto da Trieste, 
      fedele all'impegno di trasmettere la memoria della madre, Ondina Peteani, 
      partigiana, sopravvissuta ad Auschwitz e scomparsa due anni fa. "A 
      distanza di sessant'anni l'appello di Primo Levi a non dimenticare 
      l'orrore del ventesino secolo è più che mai categorico ed attuale", ha 
      detto il dirigente scolastico, Nicola Verrecchia. "La Scuola deve 
      accogliere il monito dei sopravvissuti dai lager nazisti - ha aggiunto - e 
      radicare negli adolescenti e nei giovani il rispetto della vita, la 
      sacralità dei diritti umani, il dialogo, la solidarietà, l'accoglienza del 
      diverso, il dogma della pace". La manifestazione, molto bella, ha vissuto 
      momenti toccanti con recite, canti e poesie da parte dei ragazzi. 
      
      ("Cassino 7" - 29 gennaio 2005)
      
      
      
       
  
  
 