ATINA: Il territorio e la sua storia

Tra il verde della collina di S. Stefano, su uno sprone calcareo, a dominio della valle del Melfa, punto di guardia del percorso obbligato per chi si dirige da Sud verso le aree interne del Lazio meridionale, Atina ha trovato il suo sito, che le ha consentito nel passato prevalenza strategica ed economica sul territorio circostante e dove oggi rimane a testimoniare la sua storia.
Atina, a 490 m.s.m., piccolo centro urbano di circa 5.000 abitanti, si estende con il suo
territorio nella sezione meridionale della valle di Comino, alle falde del gruppo montuoso della Meta e delle Mainarde.
Sede di attività terziarie, ospita uffici della XIV Comunità Montana, dell'Azienda di Soggiorno e Turismo "Valle di Comino", della USL Fr 8 con Ospedale, della Pretura con Stazione dei Carabinieri; vi operano inoltre tre istituti di credito bancario: Banco di Napoli, Banco di S. Spirito, Banca Popolare del Cassinate. Prevalente è la sua funzione commerciale che si esplica nelle forme tradizionali del mercato al lunedì e delle fiere annuali (19 marzo, 15 agosto, 1° ottobre) e in altre forme di distribuzione che trovano spazio soprattutto nel polo gemmato di Atina Inferiore.
Di origine volsca, municipio romano e prefettura, dette i natali a Gneo Planco e a Lucio Munazio Planco; in età cristiana è sede vescovile. La tradizione vanta tra i suoi vescovi S. Marco Galileo, ancora oggi onorato come patrono della città. Per brevissimo tempo, intorno al 1100 rientra nei confini territoriali della terra di S. Benedetto. In età medioevale, la sua storia si intreccia con le vicende del Ducato di Benevento, della Contea di Capua, dei conti di Aquino e della famiglia angioina dei Cantelmo, feudatari di Alvito. Alla fine del secolo XVI inizia con il dominio dei Gallio, duchi di Alvito, un periodo di stabilità politica, che vede espansione edilizia fuori della cinta muraria medioevale e potenziamento della viabilità anche con la costruzione di un ponte sul fiume Melfa. Nella prima metà del XIX secolo la localizzazione di una cartiera sulle rive del
melfa portò motevole impulso economico. Alla fine dello stesso secolo si assiste alla evoluzione del tessuto edilizio lungo la via S. Nicola e Sferracavalli. Dal 1927 è comune della provincia di Frosinone, precedentemente era provincia di Caserta in Terra di Lavoro. Dagli anni '50 ad oggi, favorita dalla viabilità di fondovalle si sviluppa intorno al Ponte sul melfa la gemmazione di Atina inferiore con prevalenti funzioni commerciali e di servizio.

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