|
2003 Anno Europeo delle persone con disabilità
(Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
– G.U.n.14 del
18-01-2003)

"IL GIARDINO DELLE DIVERSITÁ"
Percorso di attività informative, comunicative, educative e formative.
Il progetto "IL GIARDINO DELLE DIVERSITÁ" nasce
nell’anno scolastico 2002/2003 in funzione della programmazione della
S.M.S. “DI BIASIO” di Cassino per il gruppo H e le attività di cartello
per il 2003, Anno Europeo delle persone con disabilità.
Le finalità, gli obiettivi a breve e lungo termine scaturiscono da
considerazioni operate dal Collegio dei Docenti sulla continua presenza di
alunni disabili nella S.M.S. Gaetano Di Biasio. Dallo scambio culturale e
professionale che emerge nell’ambito degli incontri sulla continuità
scolastica nei due sensi, ovvero con la scuola elementare e con la scuola
media di secondo grado.
La discussione collegiale ha permesso di:
 |
individuare i punti fondamentali e prioritari
per una corretta programmazione integrata in funzione degli alunni
disabili, prevedendo le differenti gravità dei possibili casi da
accogliere, riflettendo su quelli ospitanti e ospitati
|
 |
codificare gli interventi volti a predisporre gli ambienti funzionali
ed attivare le strategie rispondenti agli obiettivi relativi al singolo
caso.
|
“IL GIARDINO DELLE DIVERSITA’" è un percorso
pluridisciplinare in laboratori operativi attraverso i quali realizzare
iniziative che coinvolgano gli alunni diversamente abili,
favorendo l’apprendimento nelle diverse aree, i compagni, i
genitori per un discorso continuo e proficuo per
tutti.
Il titolo del progetto: “Il giardino delle diversità”
scaturisce dal ritenere “il giardino” come lo spazio dove si evolve
l’educazione nell’infanzia di tanti ragazzi: il
giardino, nelle sue piccole dimensioni domestiche o di parco al servizio
della società, è il luogo che offre la possibilità di fantasticare con la
propria creatività, di socializzare con gli amici aggregati, di comunicare
con le prime parole e nel tempo con i discorsi, nel nostro
caso il giardino è la scuola, gli
alunni che la vivono, i docenti che contribuiscono alla loro crescita.
Gli obiettivi e le metodologie d’intervento, evidenziano la forte
volontà della scuola DI BIASIO di Cassino, di
 |
operare in sinergia con il resto della città, gli enti, il territorio,
|
 |
non essere un “angolo” temporaneo per i
ragazzi disabili che la frequentano, ma essere un concreto punto di
riferimento, un laboratorio aperto in continua evoluzione
e una struttura capace di consegnare al territorio soggetti
autonomi almeno nelle necessità di vita quotidiana
|
 |
far crescere l'
attenzione dei compagni, del personale scolastico, dei cittadini, degli
organi politici e i mass-media, nei confronti delle
situazioni e le necessità delle persone disabili e
le loro famiglie.
|
Con le nuove tecnologie di comunicazione sarà possibile entrare nelle
case dei cittadini, negli uffici dialogare,
proporre soluzioni a problemi, presentare il lavoro quotidiano, le
difficoltà incontrate e i successi conseguiti con i ragazzi
e la parte informativa sarà utile a strutturare la base sulla quale
operare, costruire un immagine più concreta del disabile.
Le iniziative proposte nel progetto si susseguiranno in modo
foto-cromatico: pensare e dire daranno origine al
disegno, il fare colorerà l’intera immagine. Con gli alunni diversamente abili e i loro compagni, la scuola entrerà
nel territorio attivamente: sarà aperta agli alunni
delle altre scuole, ai cittadini per consentire la partecipazione ai vari
momenti.
Gli obiettivi, le finalità, i costi di realizzazione, sono stati
individuati nel rispetto dei principi legislativi , del POF della scuola
per l’anno 2002-2003 e 2003-2004, nella fattispecie con i principi del
Bando di Progetto emanato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali con– G.U.n.14 del 18-01-2003 .
AMBITO LEGISLATIVO
Il progetto è articolato in conformità con i principi legislativi
riferiti a:
- Legge quadro n.104/92 per l’integrazione degli alunni disabili,
successive modifiche ;
- Legge 59/97 per il nuovo assetto organizzativo ed ordinamentale
definito dagli Art. 11 e 21 successive normative di attuazione;
- DL 300/99 contenente norme per la razionalizzazione, il riordino
dell’amministrazione centrale e periferica dello stato;
- DM 301/99 relativo alla sperimentazione di strutture organizzative
funzionali all’autonomia delle istituzioni scolastiche ed ai relativi
processi di riforma.
- DPR 275/99 contenente norme in materia di autonomia delle istruzioni
scolastiche;
- Legge 62/2000 contenente norme per la parità scolastica e
disposizioni sul diritto allo studio e all’istruzione;
- Legge 69/2000 integrazione degli alunni portatori di handicap con
particolare riferimento a quelli con handicap sensoriali;
- C.M. 235 del 20-10-2000 piani d’intervento per il finanziamento e
l’integrazione degli alunni in situazione di handicap, con particolare
riferimento ai punti :1.1 – finanziamenti per la qualità dell’integrazione
(sperimentazione metodologica didattica) ; 1.2 – finanziamenti per le
attrezzature didattiche destinate all’integrazione degli alunni disabili.
- C.M. 139 del 13-09-2001 – finanziamenti finalizzati alle iniziative
di integrazione degli alunni in situazione di handicap. Anno finanziario
2001.
- Bando di Progetto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
– G.U.n.14 del 18-01-2003.- Bando di gara “Cofinanziamento per progetti
per l’anno europeo delle persone con disabilità”.
Obiettivi
 |
Strutturare il cartello di iniziative che sia punto di partenza e di
verifica in itinere delle attività didattiche, delle strategie proposte
nella continuità del processo di apprendimento e d’integrazione e veicolo
d’informazione per la scuola e il suo territorio.
|
 |
Realizzare un percorso interdisciplinare
integrato tra scuola e ambienti esterni, nel rispetto della globalità dei
linguaggi e le moderne tecnologie attraverso il quale strutturare
esperienze pratiche che favoriscano:
 |
Diverso comportamento dell’organizzazione scolastica all’interno del
tessuto territoriale;
|
 |
L’apprendimento nelle diverse aree con le attività operatorio -
concrete;
|
 |
Il rapporto tra scuola e la famiglia dell’alunno
disabile,
|
 |
La conoscenza delle problematiche nelle diverse disabilità ;
|
 |
Le potenzialità dei singoli individui utilizzate nei diversi contesti
sociali;
|
 |
La ricerca di soluzioni ai bisogni personali o d’interesse collettivo;
|
|
 |
Offrire a tutti gli alunni con Handicap, l’opportunità di utilizzare
al meglio le proprie potenzialità, ampliare il
bagaglio di competenze, favorire il processo di apprendimento e
d’integrazione, attraverso esperienze pratiche interne alla scuola di
preparazione a quelle esterne tipiche della quotidianità , un graduale
passaggio dal concreto all’astratto, dal laboratorio al vissuto. Tutto ciò
attraverso la conoscenza delle nuove tecniche di comunicazione, l’uso
delle stesse per attività personale e di scambio con gli altri.
|
 |
Preparare gli alunni normodotati a convivere con le problematiche
della diversità, a considerare i limiti , le potenzialità, a condividere
tempo e spazio con apporti individualizzati e collettivi verso i compagni
diversamente abili.
|
 |
Consolidare il rapporto con i genitori degli alunni e con gli enti
territoriali, mediante l’attivazione di uno sportello d’ascolto.
|
Gli alunni disabili sono i diretti protagonisti del progetto,
ad essi si affiancano ragazzi che manifestano un disagio non
certificato ma comunque in difficoltà con l’integrazione scolastica.
Gli alunni dell’intera scuola sono coprotagonisti in diverse forme e
modi al fianco dei compagni diversamente abili, sono la “continuità”,
intesa come presenza continua nell’alternanza dei docenti nelle attività
didattiche e nelle possibili attività pomeridiane extrascolastiche.
Fasi di attuazione
I tempi di realizzazione del progetto, nella completezza del percorso,
sono quantizzabili in un anno solare dal 20 marzo 2003 al 20 marzo 2004.
Tale periodo coinvolgerà due anni scolastici il 2002-2003 e il 2003 –
2004.
I diversi laboratori svilupperanno attività continua.
Ciò consentirà di suddividere il progetto in tre fasi da tre trimestri.
I^ fase : divulgativa – informativa (20 marzo- 20 giugno)
II^ fase : operativa – comunicativa (20 settembre – 20 dicembre)
III^ fase : operativa – integrativa – consuntiva. (10 gennaio – 20
marzo 2004)
METODOLOGIE
Il Percorso integrato si articola attraverso 5 laboratori che
coordinano l’attività programmata in funzione degli obiettivi.
A – INFORMAZIONE
Campagna d’informazione e sensibilizzazione sui grandi temi della
disabilità.
Realizzazione di manifesto e depliants con immagini e parole chiave per
la divulgazione delle iniziative in cartello. Produzione di 4 numeri
speciali del giornalino di scolastico. Realizzazione di video-clip. Produzione di un video
(cortometraggio), con gli alunni disabili a consuntivo delle attività di
cartello.
20 Marzo – Apertura ufficiale dell’Anno europeo delle persone con
disabilità 2003 - Cerimonia
alla presenza di autorità politiche, scolastiche, della sanità.
B – IMMAGINE
Valorizzazione delle potenzialità dei soggetti diversamente abili, che
non vanno più visti come persone inabili, ma diversamente abili.
Allestimento di uno sportello informativo e formativo, di raccordo tra
i docenti del gruppo H d’istituto, gli alunni della scuola , i genitori il
personale scolastico (insegnanti e personale ATA).
Attività di cineforum, con proiezioni di films
aventi come protagonisti soggetti con disabilità.
C – SPAZIO
Organizzazione degli spazi scolastici ( atri,
palestre, laboratori, auditorium , giardini, sala polivalente, sala
multimediale), che saranno attrezzati e resi più accoglienti e funzionali
per le varie tipologie di disabilità.
D – MOVIMENTO
Proposte ludiche di espressione corporea e
percorsi motori; realizzazione di oggetti con materiale e tecniche diverse
(creta – cartapesta – stoffa – legni – rame ). Attività teatrale con
rappresentazioni che coinvolgono i soggetti disabili nei diversi ruoli per
l’allestimento delle rappresentazioni stesse.
E – COMUNICAZIONE
Conoscenza dei linguaggi comunicativi e uso
delle nuove tecnologie informatiche. Accostamento fra i servizi scolastici
e quelli extrascolastici. Avvio del dialogo fra individui coinvolti nelle
diverse situazioni in un unico contesto territoriale. Coinvolgimento degli
enti preposti per l’individuazione delle soluzioni. Realizzazione
dell’esperienza, divulgazione delle strategie attuate per il
raggiungimento degli obiettivi.
RISORSE UMANE
L’attuazione del percorso richiede la collaborazione dei docenti di
sostegno appartenenti al gruppo H, degli insegnanti
collaboratori e del personale ATA per i diversi
laboratori e degli assistenti di base.
PRINCIPALI RISULTATI ATTESI
Le verifiche sono programmate al termine delle singole fasi.
A conclusione di ogni fase, il lavoro prodotto sarà monitorato e posto
all’attenzione del collegio docenti per ulteriori aggiustamenti delle fasi
successive e per consolidare gli obiettivi raggiunti.
Il risultato più atteso è che il lavoro di un
anno non sia legato unicamente all’evento del 2003, ma che sia data
continuità nella discussione e la ricerca di nuove prassi in una scuola
che conta 800 alunni, pari al 50 % dei presenti nel territorio.
Il raggiungimento di risultati positivi sarà riscontrabile quindi nel
diverso comportamento di tutto il personale scolastico verso la
programmazione per di tutti gli alunni. Dall’uso che sarà fatto dello
sportello d’informazione, dal rapporto con i genitori degli alunni
disabili e con gli enti territoriali preposti.
MONITORAGGIO
Le verifiche programmate al termine delle fasi,
verranno riordinate nei singoli fascicoli degli alunni e divulgate per
informazione.
Il confronto tra le strategie adottate, le verifiche effettuate e gli
obiettivi conseguiti dagli alunni consentiranno ai docenti di realizzare
un monitoraggio delle metodologie individuate per il processo di
apprendimento verso alunni di diversa o simile disabilità, l’acquisizione
di nuove strategie scolastiche e di buone prassi.
La collaborazione tra i gruppi H in rete scolastica verticale e
orizzontale consente di offrire una continuità nel programma operativo
verso l’alunno disabile.
Il lavoro di sintesi potrà essere ulteriormente confrontato con
progetti proposti da altre realtà scolastiche nel territorio nazionale.
Il confronto tra le strategie, le metodologie d’intervento ,
l’acquisizione dei dati nelle diverse verifiche offrono l’opportunità di
realizzare la base di una banca dati.
Lo studio dei dati rilevati, consentirà ai docenti realizzatori del
progetto di programmare auto-aggiornamenti finalizzati e specifici con
scambio d’informazione on-line, o con tavole rotonde.


|