Carta dei Servizi


    Tutto ha inizio con la Legge N. 35/93, ripresa poi dalla Legge N. 163/95, con le quali si è introdotto il criterio del miglioramento dell'efficienza della Pubblica Amministrazione. Alle precedenti, di carattere generale, ha fatto seguito un Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha individuato la scuola tra i settori interessati ed ha fissato uno schema di riferimento cui uniformarsi.
La C.M. N. 255/95 precisa che la Carta dei Servizi è deliberata dal Consiglio d'Istituto su preventivo parere del Collegio dei Docenti (vincolante per gli aspetti pedagogico-didattici). Per formularla (o pubblicizzarla? - il testo della C.M. non è chiaro) i presidi devono promuovere apposite riunioni con genitori, studenti, docenti, personale ATA e associazioni dell'utenza.
Tra le tante cose che il modello di Carta contenuto nel D.P.C.M. propone (si veda la parte IV), c'è la definizione delle Procedure dei Reclami e la Valutazione del Servizio.
E' appena il caso di notare poi che "i reclami possono essere orali, scritti, telefonici e via fax" (quelli orali e telefonici devono essere sottoscritti) e che "i reclami anonimi non sono presi in considerazione se non circostanziati" (il che sembra accreditare l'ipotesi che comunque abbiano un valore).
Per quanto attiene alla valutazione del servizio è scritto che "viene effettuata una valutazione mediante questionari opportunamente tarati, rivolti ai genitori, al personale e - limitatamente alle scuole secondarie di secondo grado - anche agli studenti. I questionari che vertono sugli aspetti organizzativi, didattici ed amministrativi del servizio devono prevedere una graduazione delle valutazioni e la possibilità di formulare proposte."
Occorre porre molta attenzione nella redazione di tali questionari non soltanto perché la superficialità nell'adozione di soluzioni preconfezionate potrebbe risultare dannosa ma, soprattutto, perché da parte di alcuni capi d'istituto si è tentato di introdurre, attraverso questi test, delle vere e proprie "pagelle" per i singoli insegnanti. Di fatto è opportuno che ci si consulti con i colleghi, anche di altre scuole, e si analizzino tutte le implicazioni di quanto ivi contenuto.
Va notato, infine, che il 01/12/1995 il CNPI (Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione) ha espresso parere negativo sulla bozza ministeriale di orientamento ed indirizzo per la Carta dei servizi, in quanto al di là delle intenzioni in essa contenute la Scuola non ha ricevuto alcun supporto alla sua realizzazione.


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