ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI

Premessa

Gli alunni stranieri frequentanti attualmente la scuola Di Biasio, sono complessivamente 13 e sono distribuiti in quasi tutti i corsi, si tratta di un numero limitato e non in crescita rispetto agli anni precedenti.

Di fronte alla varietà di vita e di storia che caratterizzano questi ragazzi e ai differenti bisogni didattici e linguistici, per offrire risposte efficaci, così come suggerito dalle "Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri" allegate alla Circolare n. 24 del 1 marzo 2006, la Di Biasio, come tutte le scuole interessate all’inserimento di alunni stranieri, in base alla normativa vigente (D. D. LL. 25/7/98, n.°286 D. P.R. 31/8/99, n.°394 che sancisce il diritto dei minori stranieri presenti sul territorio nazionale all’istruzione, indipendentemente dalla regolarità della loro posizione), iscrive gli alunni stranieri, nelle forme e nei modi previsti per i coetanei italiani, nelle classi corrispondenti alla loro età anagrafica, tenendo conto del loro livello di competenze, abilità e preparazione e fa in modo di predisporre il clima, gli atteggiamenti e l’organizzazione per facilitare l’inserimento dei minori appena arrivati in Italia, anche attraverso incontri con le famiglie.

Ci si rende però conto che, anche nella nostra scuola, la presenza di ragazzi provenienti da alcuni Paesi extracomunitari sta diventando sempre più significativa e che la loro integrazione va considerata come un’occasione educativa la cui utilità ricade non solo sugli alunni interessati, ma anche sulla classe e sulla scuola nel suo complesso, è importante pertanto

bulletstabilire procedure mirate per l’accoglienza,
bulletdeliberare interventi specifici per favorire la conoscenza della lingua italiana
bulletorganizzare momenti socializzanti per conoscere e valorizzare le diverse culture.

Per realizzare una situazione di reale accoglienza occorrerà tener conto:

bullet

delle difficoltà psicologiche derivate dall’inserimento in un ambiente nuovo e per molti aspetti estraneo,

bullet

della difficoltà di comprensione derivante dalla conoscenza approssimativa o nulla della lingua italiana (da apprendere come lingua per comunicare e per studiare);

bullet

dell’esigenza di controllare un sistema di rapporti tra coetanei e adulti che può essere urbato, anche inconsapevolmente, da pregiudizi o diffidenze;

bullet

di un contesto familiare che vive i problemi non facili dell’integrazione sociale in termini di lavoro, alloggio, relazioni;

bullet

di usi, convenzioni, credenze che non si conoscono ma che influenzano profondamente abitudini di vita e comportamenti.

È bene quindi che il Collegio Docenti approvi un protocollo, vale a dire un modello di accoglienza che illustri una modalità corretta e pianificata, con la quale affrontare e facilitare l’inserimento scolastico degli alunni stranieri, in particolare di chi si iscrive ad anno scolastico iniziato e che può fornire una base di partenza comune all’interno dei percorsi formativi dei diversi Consigli di classe.

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA

Finalità

Attraverso le indicazioni contenute nel protocollo di accoglienza, il Collegio dei Docenti si propone di:

bullet

definire comportamenti condivisi all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza di alunni stranieri

bullet

facilitare l’ingresso a scuola dei ragazzi stranieri ed accoglierli in un clima di serenità

bullet

entrare in relazione con la famiglia immigrata

bullet

promuovere la comunicazione tra scuola e territorio e tra i vari ordini di scuola sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale

Contenuti

Il protocollo di accoglienza:

bullet

prevede la formazione di un" Gruppo" di Progetto interculturale all’interno dell’Istituto

bullet

fornire indicazioni riguardo alle modalità di inserimento degli alunni stranieri

bullet

indicare fasi e modalità di interventi per l’apprendimento della lingua italiana come lingua sia di comunicazione che di studio

bullet

ricerca di strumenti didattici e materiali che supportino il lavoro didattico rivolto agli alunni stranieri

Commissione Intercultura

Il gruppo è formato dal Dirigente Scolastico, dal docente referente per le attività riguardanti gli stranieri e da alcuni docenti che affiancano il referente nelle varie attività di accoglienza e sostegno agli alunni stranieri (eventualmente docenti che operano nei corsi di alfabetizzazione degli adulti immigrati).

Le competenze del gruppo hanno carattere consultivo, gestionale e progettuale e il gruppo siriunisce nei casi di inserimento di alunni neoarrivati, per progettare azioni comuni, per monitorare progetti esistenti, per operare un raccordo tra le diverse realtà.

I compiti del gruppo vanno dall’accoglienza (vaglio nuovi iscritti, colloqui con gli studenti e le famiglie, formulazione del test d’ingresso per valutare le competenze linguistiche, organizzazione delle attività di apprendimento della lingua italiana come L2 a vari livelli e contatti con coordinatori di classe e docenti) al sostegno dell’apprendimento nel corso dell’anno scolastico, alla cernita del materiale da acquistare per rendere efficaci gli interventi (manuali specifici, vocabolari bilingui, materiale audio e video)

FASI DELL’ACCOGLIENZA

L’iscrizione

L’iscrizione rappresenta il primo passo di un percorso d’accoglienza dell’alunno straniero e della sua famiglia.

È utile, indicare fra il personale di segreteria, chi è incaricato del ricevimento delle iscrizioni degli alunni stranieri anche al fine di affinare progressivamente abilità comunicative e relazionali che aiutano senz’altro l’interazione con i "nuovi utenti".

Si specificano i documenti e le informazioni da richiedere, oltre che gli avvisi, i moduli, le note informative sulla scuola scritte nelle lingue d’origine da consegnare ai genitori per facilitare la loro comprensione della nuova realtà scolastica. La consegna di documentazione bilingue o in lingua d’origine, così come l’esposizione di avvisi e indicazioni in lingua nelle bacheche e sui muri e le porte della scuola, propongono un volto "amichevole" della scuola. È anche possibile prevedere l’intervento di mediatori linguistici che possano essere messi a disposizione da enti locali e associazioni sulla base di convenzioni e di accordi.

Il primo incontro dei genitori stranieri, sovente accompagnati dal figlio che deve essere iscritto, di carattere inevitabilmente amministrativo, potrebbe concludersi con la definizione di una data per l’incontro successivo fra i genitori e il nuovo alunno con uno dei docenti del gruppo "accoglienza".

In sintesi

Ufficio di segreteria

Compiti

Materiali

· iscrive i minori,

· raccoglie la documentazione relativa alla precedente scolarità (se esistente),

· acquisisce l’opzione di avvalersi o non avvalersi della religione cattolica

· avvisa tempestivamente i coordinatori delle scuole, al fine di favorire le successive fasi dell’accoglienza,

· individua tra il personale ATA un incaricato del ricevimento delle iscrizioni al fine di affinare progressivamente abilità comunicative e relazionali che aiutano l’interazione con i cittadini immigrati,

· fornisce ai genitori materiale in più lingue per una prima informazione sul sistema scolastico italiano.

· moduli d’iscrizione (in più lingue)

· scheda di presentazione della scuola in generale (in più lingue)

· scheda di presentazione dell’istituto

La prima conoscenza

Oltre agli aspetti amministrativi, occorre raccogliere una serie d’informazioni di merito sull’alunno che consentano d’adottare decisioni adeguate, sia sulla classe in cui deve essere inserito, sia sui percorsi di facilitazione che dovrebbero essere attivati. La prima conoscenza può articolarsi in un incontro con i genitori e un colloquio con l’alunno, eventualmente alla presenza di un mediatore linguistico. In questa fase si raccolgono informazioni sulla storia personale e scolastica dell’alunno, sulla situazione familiare, sugli interessi, le abilità, le competenze possedute dall’alunno. Il rapporto con il bambino o il ragazzo straniero può essere facilitato anche dall’utilizzo di tecniche non verbali quali il disegno, la gestualità, la fotografia, ecc. Possono essere proposte prove logico-matematiche, organizzate su diversi livelli di competenza, congegnate in modo da essere intuitivamente comprensibili oppure tradotte nelle lingue d’origine. Dagli incontri previsti in questa fase potrà emergere una significativa, per quanto iniziale, biografia scolastica dell’alunno

In sintesi

 

Commissione accoglienza

Compiti

Materiali

· articola un colloquio con il bambino, utilizzando anche tecniche non verbali, se necessario,

· compila un’iniziale biografia scolastica dell’alunno,

· facilita la conoscenza della nuova scuola,

· raccoglie dati e documentazioni sulla scuola dei paesi da cui proviene l’alunno straniero

· osserva l’alunno in situazione (sarebbe auspicabile, se necessario, avvalersi di un mediatore linguistico)

· traccia di primo colloquio con la famiglia

· elenco mediatori locali

· questionario in più lingue rivolto agli alunni neoarrivati

· la scuola nei paesi d’origine dei bambini immigrati: schede informative

· schede per la rilevazione di abilità e competenze non verbali

L’inserimento nella classe

Gli elementi raccolti durante le due precedenti fasi permettono di assumere decisioni in merito alla classe d’inserimento e il Dirigente scolastico, tenuto conto delle disposizioni legislative, propone l’assegnazione alla classe e alla sezione, seguendo il criterio dell’età, della presenza di altri alunni appartenenti allo stesso gruppo linguistico, dell’equa distribuzione nelle classi degli alunni stranieri (è consigliabile infatti evitare la costituzione di classi con predominanza di alunni stranieri provenienti dallo stesso paese) e tenendo conto:

bullet

dell'ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell'alunno, che può determinare l'iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all'età anagrafica;

bullet

dell'accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell'alunno;

bullet

del corso di studi eventualmente seguito dall'alunno nel Paese di provenienza;

bullet

del titolo di studio eventualmente posseduto dall'alunno

bullet

della tipologia dei curricoli del sistema scolastico del Paese di provenienza

 

L’accoglienza nella classe

L’arrivo di un alunno straniero nella classe, sia all’inizio dell’anno scolastico che in corso d’anno, va sostenuto da un clima disteso e sereno che permetta il proficuo inserimento dello alunno/a nel gruppo-classe e sottolineato da alcuni comportamenti: il docente coordinatore, contattato dal Dirigente scolastico e dal referente, informa il Consiglio di classe del nuovo arrivo, presentandone possibilmente la situazione scolastica ed esistenziale.

Il docente in servizio al momento dell’arrivo, presenta alla classe il nuovo alunno; studenti e docenti cercheranno forme di comunicazione e modalità che facilitino l’inserimento: ad es. nominare un tutor di classe che si occupi di aiutare il nuovo arrivato ad orientarsi nei locali della scuola e nei compiti assegnati dagli insegnanti, ripetendogli regole, orari, consegne da rispettare; se se ne presenti la necessità, nominare – chiedendo la disponibilità agli studenti – uno o piu tutor didattici che facilitino al nuovo arrivato la comprensione della lingua dello studio con appunti, schemi o altro, sotto la guida dell’insegnante.

In sintesi

Consiglio di classe

Compiti

Strumenti e risorse

· Favorisce l’integrazione del nuovo alunno nella classe.

· Individua modalità e forme di facilitazione linguistica per ogni disciplina quando lo studente avrà acquisito una minima conoscenza dell’italiano come lingua d’uso.

· Sostiene l’apprendimento in ogni disciplina con forme di recupero/sostegno – ore di insegnamento aggiuntive da effettuarsi in base alla disponibilità dei docenti del C. d. c. e dell’Istituto – prevedendo anche la possibilità di uscita dal gruppo classe per interventi individualizzati.

· Mantiene contatti con il docente referente e con i docenti preposti ai corsi di lingua italiana.

· Prevede momenti di confronto sul percorso di apprendimento dell’alunno, all’interno delle riunioni del Consiglio di classe.

· Utilizzo di spazi offerti dalla flessibilità oraria per organizzare interventi di alfabetizzazione che, soprattutto nella prima fase, possono essere sostitutivi di altri insegnamenti disciplinari e integrativi;

· Ore di compresenza

· Ore con un piccolo gruppo e l’insegnante di sostegno

· Interventi extrascolastici avvalendosi di eventuali progetti

· Percorsi di apprendimento dell’italiano come lingua per comunicare, suddivisi in 3 livelli (elementare, intermedio, avanzato) a cui i ragazzi stranieri possono accedere, tramite test d’ingresso

VALUTAZIONE ALUNNI STRANIERI

I Consigli di classe, per quanto riguarda gli alunni di recente immigrazione con scarsissima conoscenza della lingua italiana, opereranno al fine di valutare già dal primo quadrimestre le competenze dell’alunno nelle discipline meno legate alla conoscenza della lingua italiana, come ad es. educazione fisica e lingua straniera (veicolare) o matematica.

Nelle materie in cui la conoscenza della lingua italiana è imprescindibile, nel caso in cui gli alunni alla fine del primo quadrimestre non abbiano raggiunto competenze adeguate a sostenere verifiche anche semplificate, sulla scheda di valutazione si potrà utilizzare il non classificato (N.C.) spiegandone le motivazioni nel verbale.

I Consigli di classe provvederanno, per gli alunni di recente immigrazione e/o con scarse competenze nella lingua italiana, ad elaborare un percorso personalizzato di apprendimento con indicazione dei contenuti minimi da raggiungere nel corso dell’anno scolastico, a tal fine, i docenti che compongono il Consiglio di classe, formuleranno prove di verifica orali e scritte facilitate e graduate in base alle competenze acquisite in corso d’anno.

Per tutti gli alunni, e quindi anche per gli alunni stranieri, la valutazione non può essere la semplice media ottenuta dalle misurazioni ottenute attraverso le varie prove, ma deve tenere conto del raggiungimento degli obiettivi trasversali quali impegno, partecipazione al lavoro didattico, progressione nell’apprendimento.

Per la valutazione degli alunni stranieri inoltre è opportuno tenere conto della situazione di svantaggio linguistico e rispettare i tempi di apprendimento dell’italiano come L 2.

PERCORSI INDIVIDUALIZZATI

Per gi alunni stranieri che presentino particolari difficoltà nell’acquisire le competenze linguistiche di italiano, come ad esempio i ragazzi cinesi, per la grande differenza culturale, o per alunni inseriti nelle classi ad anno scolastico già iniziato, la scuola può prevedere dei percorsi di apprendimento individualizzati – pacchetti di ore gestiti da docenti esperti delle discipline di studio – da gestirsi in orario sia curricolare che extracurricolare, al fine di sostenere l’apprendimento di detti alunni, con prove di verifica iniziali e finali che attestino i progressi effettuati dai ragazzi e di cui il Consiglio di classe terrà conto in sede di valutazione.

COLLABORAZIONE CON IL TERRITORIO

Per promuovere la piena integrazione dei ragazzi nel più vasto contesto sociale e per realizzare un progetto educativo che coniughi insieme pari opportunità con il rispetto delle differenze, la scuola ha bisogno delle risorse del territorio, della collaborazione con servizi, associazioni, luoghi d’aggregazione, biblioteche e, in primo luogo, con le amministrazioni locali per costruire una rete d’intervento che rimuova eventuali ostacoli e favorisca una cultura dell’accoglienza e dello scambio culturale.

Precedente Home Su Successiva